Il Canada vanta ampi spazi e bellezze naturali mozzafiato ma, soprattutto, un’ottima qualità della vita, un’amministrazione eccellente e una grande ricchezza culturale. Tutto ciò fa del Canada una meta ambitissima per viaggiatori ed expat alla ricerca di opportunità di crescita e di formazione all’estero. Abbiamo già parlato in un altro articolo delle opportunità di lavoro per stranieri in Canada e dei tipi di visto su cui concentrarsi per un trasferimento a lungo termine. Oggi, invece, affronteremo l’argomento dei visti di studio con informazioni su come farne richiesta e risorse utili per chi desidera intraprendere un percorso di studi nel Paese della foglia d’acero.
Prima da passare alla parte burocratica e scoprire quali tipi di visto consentono di rimanere in Canada per motivi di studio, ricerca e formazione, vediamo le ragioni per cui scegliere di andare in Canada per formarsi e, eventualmente, avviare lì una carriera.
L’ottima reputazione del Canada come meta perfetta per studenti è attribuibile non solo all’eccellente sistema educativo, ma anche a tutta una serie di condizioni che rendono semplice ed economico trasferirsi in Canada.
Il Canada, infatti, è regolarmente indicato fra i Paesi al mondo che offrono maggior benessere basandosi su standard di vita, aspettativa di vita, sistema educativo, sensibilità ecologica, sistema sanitario e servizi in generale.
Le università canadesi sono tra le migliori al mondo. Secondo i Times Higher Education World University Rankings, 5 università canadesi compaiono tra le prime 100 al mondo. Tra queste, l’università di Toronto è la 18ma migliore università al mondo.
Le varie accademie e università sono molto attive sul fronte delle relazioni internazionali, con oltre 5000 accordi di collaborazione in vigore con altre università da tutto il mondo. Inoltre, ci sono molte possibilità per gli studenti stranieri di partecipare a programmi di finanziamento e ottenere borse di studio.
L’eccellenza del sistema educativo è confermata da statistiche più che positive: secondo il Programma Internazionale per la Valutazione degli Studenti redatto all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), gli alunni delle scuole elementari, medie e superiori si collocano ai cinque primi posti nel mondo per abilità nella lettura, nella matematica e nelle scienze.
In ambito accademico, più del 90% dei laureati da college canadesi trova lavoro nel suo settore entro sei mesi.
Il visto che consente di studiare in Canada per un periodo di 6 mesi o più è lo Study Permit e permette di frequentare sia corsi di lingua inglese o francese (ad es. General English, IELTS/TOEFL/Cambridge Preparation) che corsi professionali o universitari. Per ottenerlo è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
Con lo Study Permit è consentito anche lavorare dietro compenso nell’ambito di due programmi specifici:
Off Campus Work Permit – se si è iscritti ad un corso professionale o accademico (quindi no corso di lingua) di durata superiore ai 6 mesi, si può lavorare part-time durante i corsi e full-time nei periodi di vacanza.
Co-op – i corsi professionali e i college danno agli studenti la possibilità di svolgere un’esperienza lavorativa come parte integrante del corso fino al 50% del programma complessivo di studio (quindi metà ore di lezione e metà ore di internship). Altra condizione è che il lavoro scelto sia attinente alla materia del percorso di studi.
La domanda di richiesta per lo Study Permit va fatta online direttamente dalla sezione immigrazione del sito del governo canadese. Durante l’application il sistema chiederà di immettere una serie di informazioni e documenti:
Dopodiché sarà necessario pagare la tassa per il visto (150 dollari canadesi) e attendere l’esito dell’application rimanendo a disposizione per eventuali chiarimenti o documenti aggiuntivi da fornire.
In caso di esito positivo, verrà inviata una letter of introduction a conferma dello status di studente da presentare all’arrivo in Canada. Tecnicamente lo Study Permit non è un visto completo e viene rilasciato insieme a un’eTA o un visto visitatori temporaneo.
Lo Study Permit non è l’unico modo per studiare in Canada. Per corsi di studio di durata inferiore ai 6 mesi, compresi corsi di lingua inglese o francese, e programmi di scambio è possibile rimanere in Canada con l’eTA, un’autorizzazione elettronica che permette di rimanere in Canada fino a180 giorni.
Per ottenerla è sufficiente fare domanda online e si riceve conferma nel giro di pochi giorni. Va sottolineato che l’eTA non è un visto di tipo lavorativo e non consente di svolgere alcun tipo di lavoro in Canada.
Come abbiamo visto, il Canada rappresenta una scelta ideale per chi voglia arricchire la propria formazione con un’esperienza all’estero altamente qualificante e utilissima per il futuro. La procedura di richiesta del visto è snella e diretta e il visto viene normalmente concesso senza problemi purché il candidato rispetti i requisiti di ammissione e la domanda sia completa e corredata di tutti gli allegati richiesti.
Se hai altre domande sullo Study Permit o vuoi supporto per la compilazione della domanda, non esitare a contattarci:
+39 06-4873046
info@visapassport.it
Via di Santa Maria Maggiore 164, 00184 – Roma
Dopo un anno e mezzo di accessi vietati a causa del Covid, il Canada ha riaperto le porte ai cittadini stranieri che vogliono visitare il Paese senza motivazioni specifiche, quindi anche per turismo. Sono finalmente consentiti gli ingressi ai cittadini stranieri che possano esibire il pass vaccinale e un tampone negativo prima dell’arrivo. Se stai già pensando ad un viaggio invernale o il Canada è nei tuoi piani futuri di studio o di lavoro, è arrivato il momento di cominciare ad organizzare il viaggio. In questo articolo vedremo nel dettaglio quali sono le condizioni essenziali per poter entrare in Canada e cosa fare per ottenere il visto d’ingresso.
A partire dal 7 settembre 2021 tutti i cittadini stranieri completamente vaccinati possono entrare in Canada senza bisogno di osservare il periodo di quarantena e l’obbligo di tampone dopo 8 giorni. I viaggiatori dovranno comunque presentare un test molecolare COVID-19 pre-partenza con risultato negativo, effettuato entro 72 ore dall’arrivo previsto. Anche le persone che abbiano contratto il Covid dopo la vaccinazione e che risultino ancora positive al test ma senza esibirne i sintomi, possono essere ammesse. In questo caso dovranno presentare l’esito questa volta positivo di un test molecolare effettuato tra i 14 e i 180 giorni prima della partenza per il Canada.
Per “completamente vaccinate” si intendono le persone che abbiano completato l’intero ciclo previsto dei vaccini accettati dal governo canadese (Pfizer, Astra Zeneca, Moderna, Janssen/Johnson & Johnson) almeno 14 giorni prima della data di arrivo nel Paese. Anche le persone guarite dal Covid devono aver completato il ciclo vaccinale, quindi una sola dose non basta (a meno che non si tratti di quella Johnson & Johnson).
I viaggiatori minorenni non vaccinati al seguito di adulti completamente vaccinati possono entrare in Canada seguendo alcune indicazioni:
Tutti i viaggiatori hanno l’obbligo di registrarsi sull’applicazione ArriveCAN entro 72 ore dall’arrivo previsto. Gli utenti dovranno inserire le proprie informazioni di viaggio, status vaccinale e caricare sulla piattaforma la certificazione di avvenuta vaccinazione in lingua inglese o francese. Qualora l’attestato di vaccinazione non sia in inglese o in francese, bisognerà caricare una traduzione certificata, portarla con sé in viaggio ed esibirla alle autorità di frontiera insieme all’attestazione originale.
Prima della partenza, poi, tutti i viaggiatori sopra i 5 anni dovranno esibire l’esito negativo di un tampone molecolare effettuato non più di 72 prima dell’arrivo. A tal proposito, non sono accettati testi antigenici o “rapidi”.
Dopo essersi assicurati di rispondere ai tutti i requisiti per l’ingresso nel Paese dal punto di vista medico, bisogna passare agli adempimenti burocratici necessari per un viaggio oltreoceano. Va detto, innanzitutto, che l’Italia aderisce al Visa Waiver Program – o programma di esenzione visto – per cui i cittadini italiani non hanno bisogno di richiedere un visto per soggiornare temporaneamente in Canada. È, però, necessario richiedere un’autorizzazione di viaggio chiamata eTA. L’acronimo eTA sta per Electronic Travel Authorization: si tratta di una sorta di pre-screening che consente alle autorità canadesi di monitorare l’ingresso di visitatori potenzialmente pericolosi. Ottenere l’eTA è molto semplice: la procedura si fa online compilando il modulo di richiesta eTA e nel giro di poche ore si riceve l’autorizzazione in formato digitale da presentare alle autorità di frontiera insieme, naturalmente, al passaporto.
Con l’eTA si può rimanere in Canada per un periodo massimo di 180 giorni, quindi va benissimo per viaggi di piacere, per far visita a parenti o amici ma anche per affari o per frequentare un corso non superiore ai 6 mesi. Qualora l’intenzione sia quella di rimanere in Canada per più di 6 mesi, ad esempio per frequentare l’università o per lavorare (in un altro articolo abbiamo parlato delle opportunità di lavoro in Canada e dei visti lavorativi), sarà necessario rivolgersi all’Ambasciata canadese per richiedere un visto specifico. Per sapere di quale visto hai bisogno in base agli scopi del tuoi viaggio, puoi contattarci qui e ti daremo tutte le informazioni di cui hai bisogno.
Finalmente cominciano ad arrivare buone notizie per i viaggiatori sul fronte delle riaperture dopo il lungo periodo di blocchi causati dalla pandemia di Covid-19. Il Canada è uno dei primi Paesi extra-europei a consentire l’ingresso ai turisti puntando molto sulla maggiore sicurezza data dal completamento del ciclo vaccinale. Si può facilmente ipotizzare che anche gli Stati Uniti seguiranno a breve questa strada riaprendo le frontiere ai cittadini stranieri già vaccinati.
Vorresti trasferirti in Canada o sei alla ricerca della destinazione ideale per un’esperienza di lavoro all’estero? In quest’articolo parleremo del Canada e scopriremo quali sono i motivi che lo rendono una delle mete più ambite da parte dei migranti di tutto il mondo. Vedremo inoltre come è possibile ottenere il visto di lavoro e la residenza permanente per trasferirsi stabilmente.
Il Canada è uno Stato gigantesco – secondo per dimensioni soltanto alla Russia – e si estende dalla costa atlantica a quella pacifica del continente nordamericano. L’estensione territoriale favorisce una grande varietà di climi e di paesaggi.
La grande attrattiva del Canada non sta però nelle bellezze naturali – o almeno non soltanto – ma in una particolare combinazioni di fattori storici e socio-economici che lo rendono uno dei Paesi con la migliore qualità della vita in assoluto sul pianeta.
La presenza di abbondanti risorse naturali, l’economia in crescita grazie anche alle favorevoli politiche fiscali, la popolazione ridotta (solo 37 milioni di abitanti in un Paese che è almeno 33 volte più grande dell’Italia che invece di abitanti ne conta oltre 60 milioni) hanno creato ottime condizioni per lo sviluppo dell’economia, un’alta qualità della vita, una società equa, multiculturale e con bassissimi livelli di corruzione.
I cittadini godono di ottimi servizi: sanità, istruzione, trasporti sono tra i migliori al mondo. Completano il quadro una politica accogliente in materia di immigrazione e le città canadesi sono sempre ai primi posti tra le città più salubri e vivibili del mondo.
Alta qualità della vita e opportunità lavorative interessanti fanno del Canada una meta ambitissima dagli expat.
Non stupisce allora che moltissime persone scelgano di andare a lavorare e a vivere in Canada, a maggior ragione che in alcune regioni è lo stesso governo ad incentivare i cittadini stranieri a trasferirsi in Canada, arrivando in certi casi addirittura a finanziare gli spostamenti. Le leggi in materia di immigrazione, per quanto incoraggianti, prevedono comunque una procedura di inserimento nel Paese per i newcomers che segue degli step precisi.
Il primo passo è l’ottenimento di un visto lavorativo. Dopodiché si potrà fare richiesta per una Permanent Resident Card e, dopo aver vissuto nel Paese per almeno 3 anni e aver sostenuto un esame sulla conoscenza del Paese e della lingua, si potrà finalmente ottenere la cittadinanza canadese.
Se si ha già un contratto di lavoro – o una promessa di assunzione sottoscritta da un datore di lavoro canadese – si potrà richiedere un visto di lavoro temporaneo nell’ambito del Temporary Foreign Worker Program (TFW).
Il datore di lavoro dovrà però sottoporre un documento chiamato Labour Market Impact Assessment con il quale viene confermata l’effettiva necessità di quella particolare azienda di assumere un lavoratore straniero. In pratica, anche qui come in USA, il governo decide di concedere il visto alle persone che con il loro lavoro portano beneficio all’economia.
È possibile ottenere il visto di lavoro per il Canada anche senza avere ancora un impiego attraverso il programma Express Entry Canada.
Nell’inoltrare la domanda di visto online oppure presso l’Ambasciata Canadese di Roma si verrà sottoposti ad un’attenta valutazione che terrà in considerazione criteri quali l’età, la posizione d’interesse, il livello di istruzione, le esperienze pregresse, le capacità linguistiche e la capacità di adattabilità. Per ognuno di questi parametri verrà attribuito un valore numerico. Il punteggio minimo per ottenere il visto è 67/100.
Il sistema economico canadese punta moltissimo sull’innovazione tecnologica e anche le politiche migratorie favoriscono chi vuole stabilirsi in Canada e avviare un’attività, generando ricchezza e occupazione per il Paese.
Lo Start-up Visa Program dà accesso ad un particolare tipo di visto di lavoro dietro il soddisfacimento di alcune condizioni, tra cui il supporto da parte di un’organizzazione locale. Maggiori informazioni su questo programma si possono trovare sul sito del governo canadese.
Esiste anche un altro modo per trasferirsi in Canada con un visto che permette di soggiornare nel Paese fino a 12 mesi – di cui 6 mesi possono essere trascorsi a lavorare. Si tratta del Working Holiday Program (WHP) o International Experience Canada ed è un programma che consente ai giovani fino a 35 anni di vivere e lavorare in Canada senza essere sottoposti ad altre particolari valutazioni.
Il visto costa 150 dollari ma viene concesso in numero limitato ogni anno per cui bisogna affrettarsi e richiederlo subito dopo la pubblicazione del bando. Tutte le informazioni sono sul sito ufficiale del governo canadese. Questa è un’opportunità molto interessante per i giovani che vogliono fare un’esperienza di lavoro all’estero e possono utilizzare questo tipo di visto per decidere se effettivamente il Canada fa al caso loro.
Abbiamo visto che ci sono diversi modi di entrare in Canada e ottenere un permesso di lavorativo temporaneo. I visti vengono concessi abbastanza facilmente purché il lavoratore dimostri di poter apportare un reale beneficio all’economia canadese.
Per la concessione dei visti vengono allora privilegiati in primo luogo candidati di settori nei quali si registra una carenza di professionisti locali. I settori che al momento offrono opportunità lavorative interessanti sono davvero molti in Canada. Per citarne alcuni:
Sono inoltre molto ricercate figure nel settore informatico, biotecnologie, manifatturiero, agroalimentare, energetico e dei trasporti. I professionisti del settore energetico e delle estrazioni come ingegneri e tecnici specializzati sono anche tra le professioni meglio pagate in Canada soprattutto nella regione dell’Alberta.
Benché gli standard di vita siano mediamente alti in tutto il Paese, ci sono ovviamente delle differenze tra regione e regione. Il costo della vita, le opportunità lavorative e gli stipendi medi sono i fattori a cui si guarda per primi ovviamente. Vanno anche considerati altri aspetti come le condizioni di accesso a scuola e sanità, la vita sociale e culturale, la presenza di programmi e strumenti a supporto degli immigrati come corsi di lingua, centri per l’impiego, ecc.
Tra le città canadesi con la migliore qualità della vita, ci sono la capitale Ottawa, Toronto – che è anche la città dove vive il maggior numero di migranti -, Montreal capitale della provincia francofona del Québec. Oltre alle città più famose e popolate, ci sono però anche tante realtà meno note, traboccanti di opportunità lavorative, soprattutto per gli operatori specializzati del settore energetico e minerario. Tra queste ci sono le città delle regioni a nord dell’Alberta, e del Saskatchewan che sono anche più abbordabili come costo della vita, d’altro canto soffrono un clima decisamente più impietoso rispetto alle grandi città più a sud.
Il Canada è una meta molto affascinante per la sua storia, posizione geografica e per lo stato di grazia di cui sembra godere dal punto di vista economico e sociale. Se sei alla ricerca di una meta con buone opportunità lavorative e politiche di accesso agli stranieri favorevoli, il Canada potrebbe fare al caso tuo. Se vuoi avere informazioni più dettagliate sui visti per il Canada e una consulenza personalizzata per scoprire quale tipo di visto si adatta meglio alle tue esperienze e conoscenze, puoi compilare il form di contatto oppure scriverci a info@visapassport.it.
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