Dal 21 febbraio 2022 è di nuovo possibile viaggiare verso l’Australia dopo quasi due anni di rigide restrizioni legate al Covid- 19. I viaggiatori che abbiano completato il ciclo vaccinale possono entrare in Australia, senza bisogno di chiedere un’eccezione al divieto di ingresso, come era necessario fino a qualche settimana fa.

Vediamo nel dettaglio come prepararsi per un viaggio in Australia e quali sono le misure ancora in vigore contro Covid.

Riaprono le frontiere dopo quasi due anni

Il 7 febbraio scorso il governo australiano ha annunciato che avrebbe eliminato il divieto di ingresso nel Paese a partire dal 21 febbraio. Da quel momento ai cittadini stranieri vaccinati è consentito di entrare nel Paese per motivi di turismo, per fare visita ad amici e parenti o per partecipare a incontri di affari.

 Fin dall’inizio della pandemia l’Australia ha sfruttato la sua condizione insulare per proteggersi meglio dall’epidemia. Il governo ha adottato una politica molto rigida di lockdown generale e chiusura dei confini quasi da subito. In questo modo, il Paese è riuscito a proteggersi meglio dal diffondersi della malattia rispetto ad altri Stati continentali.

Tuttavia, dopo l’estate del 2021 e col diffondersi della variante Omicron, anche l’Australia ha visto un’impennata del numero di casi positivi fino ad arrivare al picco di 1800 positivi ogni 100.000 alla fine di gennaio.

Ciò ha dato un forte impulso alla campagna vaccinale che fino a quel momento era andata un po’ a rilento rispetto agli altri Paesi e adesso la situazione contagi è molto migliorata tanto che il governo è arrivato alla decisione di sollevare molte delle restrizioni in vigore, compreso il divieto di ingresso che imponeva ai viaggiatori di richiedere una “travel exemption” per potersi recare in Australia.

due surfisti austrliani in riva al mare al tramonto

Chi può viaggiare in Australia senza richiedere una travel exemption

Vige attualmente l’obbligo vaccinale per i viaggiatori. A partire dal 21 febbraio 2022 i possessori di qualsiasi visto di ingresso per l’Australia che abbiano completato il ciclo vaccinale possono viaggiare da e verso l’Australia, senza bisogno di richiedere alcuna esenzione.

Per essere considerati completamente vaccinati bisogna aver ricevuto due dosi (una dose per il vaccino Janssen) di un vaccino approvato o riconosciuto dall’autorità australiana competente, la Therapeutic Goods Administration (TGA). La seconda dose deve essere stata somministrata almeno 7 giorni prima dell’arrivo nel Paese.

A conferma dell’avvenuta vaccinazione bisogna presentare la certificazione vaccinale digitale europea, ovvero il codice QR internazionale della Certificazione Verde. Sono accettate anche certificazioni vaccinali diverse purché siano in inglese e contengano le seguenti informazioni: nome del viaggiatore, data di nascita, numero del passaporto o codice fiscale, la marca del vaccino, le date di ogni vaccinazione o la data in cui è stata raggiunta l’immunizzazione.

Cosa fare prima dell’arrivo in Australia

Oltre alla certificazione di avvenuta vaccinazione, i viaggiatori in arrivo in Australia devono fornire al momento del check-in prova di un test Covid-19 negativo. Sono validi soltanto:

  • test molecolari PCR negativi effettuati entro 3 giorni dalla partenza
  • certificati medici che evidenziano un test antigenico rapido negativo entro le 24 ore precedenti il viaggio.

Inoltre, entro 72 ore prima della partenza, i viaggiatori devono compilare la Digital Passenger Declaration.

Le varie regioni e territori dell’Australia mantengono comunque una certa autonomia riguardo le restrizioni e gli obblighi all’ingresso per cui consigliamo di consultare le normative dei singoli Stati/Territori in base al proprio itinerario di viaggio.

strada vuota in Australia vista al tramonto

Eccezioni per bambini e persone esenti dal vaccino

Non tutti sono soggetti all’obbligo vaccinale. I bambini sotto i 12 anni possono entrare in Australia senza bisogno di chiedere travel exemption, anche se non vaccinati. Lo stesso potrebbe valere per i giovani dai 12 ai 17 ma in questo caso le regole variano a seconda delle regioni di destinazione.

Anche le persone che non possono vaccinarsi per motivi di salute possono viaggiare alle stesse condizioni dei viaggiatori vaccinati, a patto che siano in possesso di un certificato che spieghi la condizione medica per la quale il viaggiatore non può vaccinarsi contro il coronavirus.

Cosa fare al rientro in Italia

Per il rientro in Italia dopo un viaggio in Canada è necessario esibire la certificazione “verde” Covid-19 o equipollente. In assenza di certificazione verde, bisognerà osservare un periodo di quarantena di 5 giorni con tampone alla fine.

Inoltre, i viaggiatori in entrata dovranno anche compilare il “digital Passenger Locator Form” (dPLF).

Il visto è sempre obbligatorio

A prescindere dai requisiti necessari dal punto di vista “sanitario”, è obbligatorio essere in possesso di un visto per soggiornare sul suolo australiano.

Per una visita di piacere o per partecipare ad un evento di lavoro, può bastare l’eVisitor, un’autorizzazione elettronica da fare online valida 12 mesi, durante i quali è possibile soggiornare in Australia per al massimo 3 mesi consecutivi.

Chi ha intenzione di frequentare un corso o trasferirsi con l’intenzione di lavorare nel Paese, dovrà richiedere ed ottenere un visto appropriato alla durata e scopo del soggiorno.