Ci sono novità sul fronte delle domande per i visti studenti per gli USA. Sebbene le frontiere siano state ufficialmente riaperte lo scorso 8 novembre e sia consentito andare negli Stati Uniti per turismo o affari con un’autorizzazione ESTA, l’ Ambasciata e i Consolati degli Stati Uniti in Italia non sono ancora in grado di riprendere i normali servizi per l’elaborazione delle domande di visti immigranti e non immigranti.

Tuttavia, di recente è stata introdotta un’importante novità che consentirà a studenti, professori e ricercatori di ottenere il visto per l’America senza bisogno di sottoporsi al colloquio di persona in Ambasciata.

Intervista all’Ambasciata: in quali casi può decadere l’obbligo?

Come abbiamo visto in altri post parlando di visti non immigranti per studenti, un momento fondamentale dell’application è l’intervista da sostenere con un funzionario del governo americano all’Ambasciata o al Consolato.

Durante l’intervista all’Ambasciata, il funzionario porge alcune domande al candidato circa le motivazioni del viaggio, esamina l’application alla luce delle risposte e della documentazione prodotta. Insomma, si tratta di un momento saliente del processo di application e, spesso, anche quello più oneroso per il candidato che deve recarsi di persona nella città in cui ha sede l’Ambasciata o il Consolato (in Italia si trovano a Roma, Firenze, Milano e Napoli).

Ebbene, alla luce della decisione del governo americano di riprendere e velocizzare le pratiche di visto dei cittadini stranieri che intendono viaggiare negli Stati Uniti, le autorità consolari americane in Italia sono state autorizzate a dispensare i candidati al visto F, M e J accademico dall’obbligo dall’intervista.

In altre parole, i richiedenti di visto F, M o J accademico possono non sostenere il colloquio in Ambasciata purché si verifichino alcune condizioni. Vediamole nel dettaglio.

aula universitaria con lezione in corso

Chi è dispensato dall’obbligo di intervista?

Possono essere dispensati dall’obbligo di colloquio coloro che richiedono un visto F, M o J accademico a cui sia già stato rilasciato in passato un qualsiasi tipo di visto per l’America, e a cui non sia mai stato rifiutato un visto (o a cui il rifiuto sia stato risolto o revocato) e che non mostrino apparenti motivi di ineleggibilità.

Ad esempio, uno studente che abbia già conseguito il visto F per gli studi accademici e voglia fare richiesta di un visto J per un programma di scambio, potrà beneficiare dell’esenzione e la sua domanda potrà essere portata a termine senza il passaggio dell’intervista faccia a faccia.

Ma non finisce qui. In teoria, anche chi fa richiesta di visto per la prima volta potrebbe beneficiare dell’esenzione, purché sia cittadino di uno dei Paesi appartenenti al Visa Waiver Program (VWP) e non abbia un’evidente o potenziale ineleggibilità.

L’esenzione dall’obbligo in intervista è valida fino al 31 dicembre 2022. Invece, chi rinnova uno stesso visto entro 48 mesi dalla scadenza di quello precedente, può beneficiare dell’esenzione indefinitamente.

La novità snellirà di molto l’iter procedurale per il rilascio dei visti per tutte quelle persone che viaggiano abbastanza regolarmente in America per motivi di studio e ricerca. Pensiamo a tutti gli studenti che hanno intrapreso – o vogliono intraprendere – un percorso di studio e ricerca negli Stati Uniti e che, nel corso degli anni, hanno bisogno di rinnovare il visto o di ottenerne uno diverso.

studenti nel tempo libero su prato di un campus universitario

Come beneficiare dell’esenzione dall’obbligo di intervista?

Le modalità di presentazione della domanda di visto F, M o J restano pressoché le stesse. Bisogna innanzitutto completare la propria iscrizione presso una scuola o università americana riconosciuta dal programma SEVIS; registrarsi al sito www.ais.usvisa-info.com e seguire le istruzioni. Qualora il candidato risponda ai criteri per l’esenzione, gli verrà comunicato durante il percorso di application.

Ricordiamo che è sempre il funzionario del governo americano a decidere chi può effettivamente beneficiare dell’esenzione, valutando caso per caso in base alla situazione del candidato e al contenuto della domanda di visto.

È fondamentale fare in modo che la domanda sia accurata, completa in ogni sua parte e non lasci dubbi sull’eleggibilità del candidato.

corsia di una biblioteca

Da quando c’è il Covid il mondo dei viaggi e degli spostamenti internazionali è cambiato radicalmente. L’epidemia di Covid-19 ha limitato fortemente le capacità del Dipartimento di Stato americano di processare le domande di visto e negli ultimi due anni si sono accumulati ritardi e disagi per il pubblico.

La caduta dell’obbligo di intervista per i richiedenti di visto studio rientra tra gli sforzi del governo americano di ridurre i tempi di attesa, mantenendo comunque come priorità gli interessi di sicurezza nazionale.

Questo perché il governo riconosce la necessità di riprendere le normali attività e si sta impegnando a facilitare i viaggi per motivi di turismo, studio e lavoro, riducendo per quanto possibile i tempi di attesa per il rilascio dei visti non immigrant.

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